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martedì 17 gennaio 2017

L'odore acido di quei giorni, di Paolo Grugni (Laurana). Intervento di Nunzio Festa





Il '77 compie quarantanni. La ristampa del perfetto romanzo di Grugni, autore d'altri imperdibili come "La geografia delle piogge" (Laurana) "L'antiesorcista" (Novecento) "Darkland" (Melville), mentre dovremmo legger meglio la biografia dei Roberto Fiore di turno quando non capiamo bene l'oscenità di Fn e similari, permette di continuare ad ascoltare il passato per comprendere il presente e prevenire, eventualmente, il peggio del futuro. S'aggiunga, inoltre, che se la Basilicata, per esempio, in quel tempo dormiva parecchio, c'erano lucani che partecipavano alle tante lotte trasferitisi quali braccia da lavoro nel Settentrione che pensava e pensa d'esser migliore del Sud; con, addirittura, il lascito d'un messaggio segnato dalla perdità della vita. Ci riferiamo, certo, a Rocco Sardone. Dopo le battaglie politiche a Reggio Emilia, Bologna e Venezia, Rocco nel mezzo proprio del '77 si trasferisce a Torino e in un microcosmo di tempo un'azione pensata a rivendicazione della caduta dei compagni della Raf diventa tomba. La trama offerta invece dal nostro Paolo Grugni ci destina un Alessandro Bellezza che si sveglia tutte le mattine prima dell'alba e percorre per ore la zona tra Persiceto e San Giacomo del Martignone. Il suo mestiere attuale è recuperare dall'asfalto i cadaveri degli animali ammazzati dagli automobilisti ed evitare ulteriori incidenti in una delle tratte più pericolose dell'Emilia. Bellezza era stato chirurgo. Poi, suo malgrado, coinvolto dalle Brigate Rosse in un fatto di sangue, perde tutto, compresi moglie e figli. "Ora vorrebbe solo starsene tranquillo, ma la sera del 15 dicembre 1976, rientrando a casa, ai margini della strada trova una donna apparentemente morta. La raccoglie. E scopre che non è morta". E la caccia a un assassino ha inizio. Un assassino che potrebbe stare in Ordine Nuovo. Nel mentre le vicende dell'epoca sono scandite dai battiti di Radi Alice. Con tanti di progetti davvero eversivi che il potere reale compirà più avanti. La maestria di Grugni associa materie e materiali. La perizia della lingua spiega lo svolgimento della politica tutta. Corrono pensieri e si ragiona su psicologie. Certamente si chiama in causa il campo dei sogni, delle utopie. Ma con personaggi così immaginati da esser molto più che immaginari. Fra le curiosità, chi ricorda dove si trovava l'Armadio della Vergogna? La storia non siamo stati noi.

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