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domenica 19 dicembre 2010

Milanabad, per le strade di Milano tra musica e paura (Castelvecchi). Intervento di Roberto Martalò












Milanabad è l'ultimo lavoro letterario di un camaleonte della scrittura come Michele Monina. Più che un romanzo generazionale, Milanabad è lo specchio esatto della Milano di oggi e dell'Italia in senso lato. Sfrattato nel cuore della notte da casa sua, Marco e sua madre trovano rifugio e conforto presso la casa della zia materna. Qui Marco si riavvicinerà al cugino Tarik, egiziano di origini ma assolutamente italiano di nascita e costumi, che lo introdurrà in un quartiere nuovo e lo presenterà alla sua “cumpa”. L'amore per l'hip-hop di Tarik contagerà anche il cugino che scoprirà di avere un bel talento per le “rime”. I due formeranno il duo Pluto (Marco) e La Rabbia (Tarik) e cominceranno a sognare di partecipare e vincere il 2theBeat finché episodi di violenza a sfondo razziale non cambieranno le loro vite. Il romanzo descrive perfettamente l'atmosfera delle periferie milanesi e Monina si dimostra profondo conoscitore della cultura underground dell'hip hop, degli slang e dei gerghi dei giovani rapper. Inoltre, viene descritta la mancanza di prospettive e di speranze per le nuove generazioni che, di fronte al futuro nero, sono smarrite. Monina affronta dunque temi scottanti come il disagio sociale che colpisce una società ormai multietnica che però ancora non allarga i propri orizzonti per migliorare la qualità della propria democrazia, il razzismo che si manifesta dinanzi allo sconosciuto ed estraneo, la mancanza di sostegno da parte delle istituzioni. Solo l'amore e la musica salveranno i due giovani dalle difficoltà della vita e dall'odio che il razzismo serpeggiante nelle nostre città provocherà come risposta. Lo stile del romanzo è molto discorsivo, lo scrittore usa poco la narrazione esterna per introdurre il lettore nel contesto della storia e lascia che questa si sviluppi principalmente tramite il dialogo dei personaggi. Un'idea azzeccata che fa scorrere il testo facendolo avvicinare molto alla forma di un testo rap. Ad impreziosire il romanzo, la partecipazione di molti cantanti e rapper, come Caparezza, Piotta Francesco Renga o Cristina Donà, che hanno creato testi di canzoni ispirate alla storia. Questi testi sono inseriti tra i capitoli del libro, chiamati tracks come le tracce del mixtape composto da Pluto e La Rabbia.

Milanabad di Michele Monina (Castelvecchi, 246 pag, 15 €)

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