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mercoledì 10 novembre 2010

Storia di un metronomo capovolto di Giuseppe Cristaldi (Libellula edizioni). Con una nota di Franco Battiato












Libellula Edizioni è orgogliosa di presentare la sua ultima pubblicazione Storia di un metronomo capovolto di Giuseppe Cristaldi con una nota di Franco Battiato, che inaugura la collanna Wireless. L’opera si inserisce nel filone dei romanzi generazionali a sfondo politico e di formazione. Lontano dal glamour, dal ‘convenzionalismo’ letterario, dal tipico ‘minimalismo’ autobiografico, come anche dalla stucchevole tendenza del romanzo ‘giovanilista’, quest’opera risulta senz’altro più fresca e ‘sentita’ di quegli altri ‘modi’ del narrare. Quel che colpisce è la ‘partecipazione’ dell’autore, che non smette mai di mancare all’appuntamento con la sua opera, eludendo ogni freddo calcolo. Il romanzo ambientato tra gli anni ’70 e ’80, narra l’educazione politica, esistenziale, affettiva di Antonio Gardini, un giovane operaio di fabbrica alle prese sin dall’infanzia con una personale lotta contro le ingiustizie sociali e morali della sua terra e della condizione umana. Dotato di sensibilità d’animo, profondità di vedute, spirito ribelle, generosità, coraggio, Antonio Gardini si troverà a tentare di incastrare in una visione del mondo unitaria una miriade di ‘fatti’ ed ‘eventi’ dolorosi che si dimostreranno refrattari ad essere contenuti e risolti in una lettura radicale e coerente. L’epilogo tragico della storia dimostra l’impossibilità dell’idealismo ideologico del protagonista a correggere il male, che quasi ontologicamente insiste sul mondo; sullo sfondo della tragedia si inscena il complesso, carnale, biologico, strettissimo e irrisolvibile rapporto che lega lo stesso Antonio con la madre, figura dolente e tipica di un certo genere di ‘donna meridionale’. Ma Storia di un metronomo capovolto è anche la storia di un’amicizia radicale ed eroica tra Antonio Gardini e Marco Fassi, giovane rampollo di una famiglia borghese ed agiata, che troverà nell’altro (povero in canna, operaio, con un’istruzione ‘normale’ inferiore) un vero e proprio maestro di vita, tanto da essere condotto, infine, a riconoscere come ‘falsa’, ‘finzionale’, priva di passione, la ‘forma di esistenza’ del proprio ceto di appartenenza. Il tutto si svolge sullo sfondo di una Messina bollente e caotica, angustiata da problematiche edilizie, mafiose, ambientali, economiche e politiche.o.

L’autore - Giuseppe Cristaldi nato a Parabita nel 1983, dove vive e lavora, è autore di “Un rumore di gabbiani. Orazione per i martiri dei petrolchimici” (Besa editore), un docudramma con libretto annesso con la collaborazione di Franco Battiato e la prefazione di Caparezza, “Belli di papillon verso il sacrificio” (Controluce, ed. Besa), con prefazione di Teresa De Sio. “Storia di un metronomo capovolto” è il primo romanzo, che viene pubblicato per la prima volta. L’edizione è curata da Libellula Edizioni.

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